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Livello 3

Il malato immaginario

Un adattamento della commedia di Molière

 
ATTO 1
ATTO 1
Argante, siede nella sua stanza.
Conta le sue monete.

ARGANTE: “3 e 2 fanno 5, e 5 fanno 10.”

ARGANTE: “Sonniferi e una medicina per il mio intestino. Uno sciroppo contro il cattivo umore.”
ARGANTE: “Questo mese: otto trattamenti e dodici clisteri. Il mese scorso: dodici e venti. Mi sento peggio. Ha senso.”
Suona per chiamare Tonietta, la sua serva.
Suona a lungo.

ARGANTE: “Oh idiota! Un’ora!”

ARGANTE: “Bene, fammi uno sciroppo. Aiutami a prendere uno sciroppo questo pomeriggio.”

TONIETTA: “Questi dottori stanno giocando con il suo corpo.”

ARGANTE: “Silenzio! Mia figlia deve sposare un futuro medico, Tommaso Diaforetico.”
TONIETTA: “Perché questo matrimonio?”

ARGANTE: “Voglio che mio genero diventi un medico, che si prenda cura di me.”

TONIETTA: “Ma è davvero malato?”

ARGANTE: “Che dici? Insolente!”

TONIETTA: “Va bene, lei è molto malato. Ma sua figlia non ha bisogno di un dottore.”

ARGANTE: “Non parlare così al tuo padrone!”

TONIETTA: “Signore, è fuori controllo. Io sono la sua serva, dico la verità. È normale.”

Argante, arrabbiato, corre dietro a Tonietta.

Belinda, entra nella stanza: “Povero maritino, calmati. Su, su, calmati mio caro…”
ARGANTE: “Tesoro, ti lascio tutti i miei soldi… 20.000 franchi in oro e due assegni.”
BELINDA: “Oh no, non parlare di sventura! Non voglio soldi!… Quanti?”

ARGANTE: “20.000 franchi in oro.”

BELINDA: “Non parlare di soldi, per favore!… Quanti in assegni?”
ARGANTE: “4.000 franchi e 6.000 franchi.”
BELINDA: “Amore mio, sei più importante di tutti i soldi del mondo.”